La newsletter aziendale è un potente strumento di marketing, ma crearne una efficace è tutt’altro che facile. Se non si pianificano e non si creano dei contenuti, ogni sforzo sarà inutile, finendo per ottenere il risultato opposto a quello desiderato.

Ma esistono delle linee guida per creare e mantenere una newsletter che ci permetta di raggiungere l’obbiettivo sperato? Sì! Ci sono, vediamole insieme.

Da cosa è composta una newsletter aziendale?

Una newsletter è composta da alcuni elementi fondamentali:

  • Il mittente, il campo che solitamente appare per primo e che le persone guardano attentamente. Difficilmente aprireste una mail inviata, ad esempio, da Pippodance89@gmail.com (ogni riferimento è puramente casuale!), quindi evitate di usare un indirizzo email che vi faccia sembrare un adolescente! (Evidentemente qualcuno non l’ha ancora capito! -.-)
  • L’oggetto introduce al lettore l’argomento di cui tratta la mail ed è, di conseguenza, fondamentale per catturare l’attenzione tra la miriade di email che possono esserci in una casella di posta. Deve essere riconoscibile e non deve essere confuso con mail pubblicitarie o indesiderate. Dovrà essere breve, chiaro ed esplicativo. Evitate titoli che potrebbero essere scambiati per spam!
  • La testata in cui dovrà apparire il titolo, il numero, la data e il logo aziendale.
  • Il titolo della newsletter.
  • Il numero.
  • Il testo.
  • Il link per cancellarsi.
  • Info e contatti.

L’oggetto: il titolo della mail

Provate a pensare alla vostra reazione ogni volta che aprite il client di posta. Leggete sempre tutto? O date un’occhiata veloce per poi aprire solo le email che vi sembrano più interessanti e cancellare quelle che sembrano spam/pubblicità?

Se volete attirare l’attenzione dei vostri iscritti dovrete utilizzare un testo accattivante e che riassuma l’argomento di cui parlerete.

Evitate titoli generici o troppo vaghi. Scegliete titoli originali e adeguati ai contenuti:

  • Usate le keyword
  • Motivate l’utente (Es: Ultimi giorni per iscriversi al “Seo&Love”)
  • Promettete (es: Dimagrisci senza patire la fame)
  • Spiegate come fare qualcosa (es: Consigli pratici per farsi venire voglia di studiare)
  • Usate i numeri (es: 3 trucchi per far mangiare la frutta ai vostri bambini)
  • Attraete (es: scopri i benefici di un thai massage)
  • Raccontate (es: Ecco come ho avviato la mia startup di successo)
  • Ponete delle domande (es: Vorresti vivere in un’isola caraibica?)
  • Presentate una novità (es: Vi presentiamo il nuovo Iphone)
  • Nomina il target (es: Pulizia dei denti per tutti i clienti affezionati)

L’oggetto, oltre a contenere il titolo della mail del giorno, potrebbe anche contenere il titolo della newsletter ad esempio:

“Ago e Filo: 5 modi per rattoppare un jeans.” Dove “Ago e filo” è il titolo della newsletter, uguale per tutte le uscite e dove “5 modi per rattoppare un jeans” è il titolo della singola mail.

Il titolo della newsletter potrà essere posizionato nell’oggetto insieme al titolo del numero, o nella testata o ancora nel corpo del testo. Sta a voi scegliere, dipende da cosa vogliate comunicare.

Attenzione ai filtri antispam!

I filtri antispam sono sempre in allerta. Molto spesso mail normalissime vengono scambiate per spam per dettagli che potrebbero sembrare di poca importanza.

L’oggetto è tra gli elementi esaminati dai filtri e, spesso,  a causa sua la mail viene automaticamente messa nella cartella spam.

Ricordate quindi di evitare parole o intere frasi in maiuscolo o termini come “guadagna”, “risparmia”, “gratis”, “free” o simili; non usate simboli come “$”, “€” o “£” o superlativi ed espressioni troppo sensazionalistiche.

E il “tono”?

A questo punto dovrete scegliere il tono della vostra newsletter aziendale.

Tono colloquiale

Un tono colloquiale è semplice, naturale, gergale e tende a riprodurre il parlato. Il testo è pieno di frasi divertenti, coinvolgenti e piacevoli.

Questo tipo di approccio è l’ideale per le fashion blogger o per gli imprenditori creativi e per tutti quelli che vogliono raggiungere una certa intimità con i lettori. Non è un tono adatto a comunicazioni B2B, ovviamente.

Tono informale

Il tono informale predilige una maggior cura nella scelta delle parole. È l’ideale per gli esperti, gli scrittori, le piccole imprese, per coloro che utilizzano la newsletter come strumento per avvicinarsi ai clienti più affezionati. Potrebbe essere una buona scelta per le comunicazioni B2B.

Tono formale

Il tono formale non è assolutamente sinonimo di antiquato e noioso. Il testo è più ricercato, si utilizzano con cura le regole grammaticali, si evitano espressioni gergali.  È adatto ad aziende che offrono beni di lusso, a enti governativi, ad avvocati, a chi vuole apparire come una fonte autorevole.

È l’ideale per chi cerca di creare una “distanza rispettosa” dai i propri utenti. Ovviamente questo tipo di approccio non è adatto a chi vuole instaurare un rapporto amichevole e scherzoso.

Sta a voi capire che tipo di rapporto vogliate instaurare con i vostri lettori e di conseguenza scegliere il tono da usare. In alcuni casi potrebbe essere utile fare un mix dei toni. L’importante è scegliere un tono che si sposi perfettamente con il vostro brand.

Quali argomenti scegliere?

Molti pensano che gli argomenti da trattare siano una nota dolente. Io, invece, penso che sia sufficiente un po’ di organizzazione e di brainstorming.

Se non si pianifica e non si capiscono i bisogni degli utenti si creeranno contenuti di bassa qualità o, peggio, si forniranno informazioni di ogni genere confondendo i lettori.

Per creare una newsletter aziendale efficace bisogna creare contenuti pertinenti, che migliorino in qualche modo la vita di chi legge. Concentratevi su pochi temi, ma sviluppateli al meglio. Affrontateli cogliendo tutti gli aspetti. Non limitatevi alla sola e fredda promozione dei vostri prodotti o servizi, ma date più spazio a ciò che interessa veramente al vostro pubblico. Su 10 mail 8 saranno di contenuti veri e propri, dove porrete domande, troverete soluzioni, darete dei consigli e solo 2 saranno quelle dedicate alla vendita.

Dovrete essere utili, dovrete creare un valore per cui gli utenti siano disposti ad ascoltarvi nel momento in cui proporrete i vostri prodotti.

Mettetevi al tavolo e parlate con il vostro team. Parlate dei vostri prodotti e partite dai problemi che andrete a risolvere con essi ai consumatori.

Se vendete ciabatte, ad esempio, potrete parlare dell’importanza di una buona postura, spiegare come una calzatura possa influenzare negativamente o positivamente il benessere della vostra schiena. Suggerite una ginnastica da fare comodamente a casa per rilassare il piede dopo una lunga giornata sui tacchi. Proponete pediluvi, massaggi etc.

Avete ancora dei dubbi sugli argomenti da trattare? Affidatevi anche a tools online come AnswerThePublic (http://answerthepublic.com/) per capire quali sono le domande che gli utenti pongono online più spesso. In questo modo potrete rispondere a bisogni e dubbi. Utilizzate google trend etc.

Ascoltate, analizzate, fate brainstorming e poi agite.

 

Alla prossima… tempistiche, piattaforme di invio di una newsletter aziendale e molto altro ancora nei prossimi articoli!